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LE FUNZIONI COGNITIVE COINVOLTE NELLE CONSEGUENZE NEGATIVE DELLA MANCANZA DI SONNO: l’attenzione

Siamo esposti continuamente a così tante stimolazioni e informazioni provenienti dall’ambiente esterno che se le dovessimo elaborare tutte saremmo completamente sopraffatti dai nostri sensi. L’attenzione rappresenta il meccanismo in grado di selezionare, in base alla loro rilevanza, specifici stimoli su cui convogliare risorse cognitive escludendone altri, per questo si tratta una funzione cognitiva necessaria all’esecuzione di tutte le attività quotidiane e ricopre un ruolo adattivo importante per la sopravvivenza dell’individuo. L’attenzione è un costrutto misurabile e può diminuire per molte cause come la stanchezza, la noia o un’emozione improvvisa.

L’attenzione è una capacità multicomponenziale; Van Zomeren e Brouwer classificano le componenti dell’attenzione in due dimensioni: componenti intensive e selettive.

Per componenti intensive si intende qualsiasi processo cognitivo supportato da un’attivazione dell’individuo, la quale può aumentare o diminuire in base alle esigenze del compito; di questa dimensione fanno parte:

  • allerta (funzione base di attivazione dell’individuo). Un deficit di tale funzione consiste nella difficoltà da parte del soggetto di reagire prontamente agli stimoli;
  • attenzione sostenuta: capacità di mantenere livelli ottimali di attenzione nei confronti di uno stimolo o di un compito per lungo tempo. Un deficit di tale funzione consiste nella difficoltà nel mantenere l’attenzione su attività prolungate creando disagi a livello scolastico e lavorativo;

Le componenti selettive dell’attenzione hanno invece il ruolo di focalizzare le risorse cognitive su un insieme circoscritto di informazioni, poiché non tutte possono essere elaborate contemporaneamente e molte stimolazioni non sono rilevanti per la nostra sopravvivenza o per i nostri scopi; fanno parte di questo raggruppamento:

  • attenzione selettiva: capacità di focalizzarsi su uno stimolo mentre si escludono contemporaneamente altri dalla consapevolezza La situazione che costituisce un classico esempio di attenzione selettiva è rappresentato dal cosiddetto effetto cocktail party dove in una situazione in cui arrivano emissioni sonore da tutte le parti, siamo in grado di selezionare solo quelle provenienti dalla persona con cui stiamo parlando. Un deficit di tale funzione rende difficoltosa la selezione di stimoli necessari allo svolgimento dei compiti permettendo l’interferenza di stimoli distruttori;
  • attenzione divisa: capacità di distribuire le risorse mentali su più compiti eseguiti in contemporanea. Un deficit di tale funzione crea difficoltà nello svolgimento e nel compimento corretto di più attività nello stesso tempo.

È importante sottolineare che eventuali deficit attentivi non sono generalmente di grave entità e, se non ricollegabili ad altre cause, sono tendenzialmente reversibili.