• Dott.ssa Sonia Ghirardelli | Psicologa

CONSULENZE IN AMBITO CIVILE E PENALE

Quando viene richiesta una consulenza tecnica?
Una consulenza tecnica può essere richiesta quando viene ritenuto necessario acquisire valutazioni su cognizioni tecniche riguardanti specifiche scienze o arti nell’ambito di un procedimento giudiziario di carattere civile o penale. In particolare nel caso della consulenza tecnica psicologica forense al consulente viene richiesto un parere peritale riguardo aspetti psichiatrici, psicologici o neuropsicologici delle persone coinvolte nel procedimento che possono avere un ruolo di causalitá nel fatto umano (ovvero la fattispecie giuridica) che si sta valutando. La perizia di carattere psichiatrico o psicologico può interessare molteplici fattispecie attinenti allo stato mentale e alla realtá attuale o pregressa dell’individuo, vivente o deceduto, in ambito civile o penale (Ferracuti S., Lagazzi M., 2010).

Da chi può essere richiesta una consulenza tecnica?
Il consulente tecnico psicologo interviene quando viene richiesto un parere peritale da un giudice, dagli avvocati delle parti o dalla Procura della Repubblica in una fase del procedimento o preliminarmente allo stesso.

I principali ambiti applicativi di cui mi occupo sono, nel contesto penale:

  • Imputabilitá: viene chiesto di valutare se sono presenti condizioni di natura psichica e/o neuropsicologica che possono aver determinato una menomazione o esclusione della capacitá di intendere e di volere nel momento in cui è stato commesso il reato;
  • Capacitá processuale: viene chiesto di valutare se l’imputato di un processo, si trova in un stato psicologico tale, da essere in grado di esercitare il proprio diritto alla difesa;
  • Capacitá della vittima di reato: viene chiesto di valutare se può essere presente infermitá o deficienza psichica, tale da rendere la persona vittima di reato incapace di intendere e di volere, il carattere giusto o dannoso dell’atto che le viene proposto e di autodeterminarsi liberamente circa la realizzazione o meno dello stesso;
  • Capacitá di fornire una testimonianza: viene chiesto di valutare la capacitá, del soggetto testimone, di determinarsi liberamente e coscientemente, ma anche quella di discernimento critico del contenuto delle domande al fine di adeguarci coerenti risposte, oltre che la capacitá di ricordo.

Nel contesto civile:

  • Danno psichico: viene chiesto di accertare e misurare un eventuale danno di natura neuropsicologica o psichica, fornendo altresí utili indicazioni circa la plausibilitá del nesso causale ipotizzato tra l’ evento quantificabile come colpa e il danno stesso;
  • Capacitá di agire: viene chiesto di valutare la capacitá del soggetto, su base psichica e/o neuropsicologica di provvedere ai propri interessi, esprimere un valido consenso ai trattamenti, fare testamento, donare, delegare ecc… Tale capacitá viene perlopiù valutata nell’ambito dei provvedimenti di inabilitazione, interdizione, amministrazione di sostegno;

Nell’ambito del diritto di famiglia mi occupo anche di consulenze di parte in casi di separazione genitoriale giudiziale.

È possibile inoltre richiedere una consulenza tecnica nel caso di valutazione dell’ idoneitá alla guida, al porto d’armi, allo svolgimento di mansioni lavorative specifiche e ai fini della richiesta di invaliditá.

Le consulenze che offro sono principalmente di parte o di natura testistica come ausiliaria.

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